A tutti è capitato almeno una volta di percepire un fastidioso rimbombo alle orecchie che amplifica tutti i suoni, creando non pochi disagi alla qualità delle nostre conversazioni. In questi casi, anche se il disturbo non è grave, è importante indagarne la causa per poter intervenire se il problema persiste a lungo. Sentire la propria voce rimbombare nelle orecchie quando si parla è una sensazione comune. Esiste una differenza nella percezione della nostra voce rispetto a quella degli altri, poiché, durante la conversazione, il suono delle nostre corde vocali si propaga lungo i lati del viso, raggiungendo direttamente le orecchie. Questo ci permette di avvertire anche le vibrazioni interne nell'orecchio e nella testa. Questa sensazione di rimbombo alle orecchie può essere particolarmente fastidiosa e influire sulla nostra capacità di comunicare efficacemente. Se il rimbombo nell'orecchio diventa persistente, è consigliabile consultare uno specialista per determinare le cause e trovare una soluzione adeguata. Leggi il nostro articolo per saperne di più.
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L'autofonia è un fenomeno in cui la propria voce appare eccessivamente forte o rimbombante nelle orecchie. Questa condizione non si limita solo alla voce, ma può includere anche altri suoni corporei, come quelli della respirazione o del flusso sanguigno. Il termine "autofonia" deriva dal greco antico (αὐτός "stessa" e ϕωνία "voce"), e significa "ascoltare sé stessi".
I sintomi dell'autofonia possono variare da un lieve fastidio a un disturbo serio che può influire negativamente sulla qualità della vita. Chi ne soffre sente la propria voce rimbombare nelle orecchie, creando una sensazione di disagio. La percezione amplificata dei suoni corporei può includere anche il respiro e il battito cardiaco nell'orecchio.
Cos'è l'autofonia? L'autofonia si manifesta quando una persona percepisce la propria voce troppo forte o con un rimbombo nelle orecchie. Questo fenomeno riguarda anche la percezione di tutti gli altri suoni corporei, come quelli respiratori o arteriosi, che vengono sentiti in modo amplificato e a volte distorto.
La condizione può essere causata da vari fattori, tra cui infezioni dell'orecchio, alterazioni della tuba di Eustachio o altre condizioni mediche che interessano l'orecchio medio o interno. La diagnosi e il trattamento dell'autofonia richiedono una valutazione medica accurata per individuare la causa sottostante e determinare la terapia più adeguata.
L'autofonia, anche nel caso di quella cervicale, si manifesta attraverso diversi sintomi, tra cui:
Questi sintomi possono variare in intensità e frequenza, influenzando la qualità della vita quotidiana. È importante consultare uno specialista per una diagnosi accurata e un trattamento adeguato.
Autofonia è la percezione del proprio suono vocale o del respiro all'interno delle proprie orecchie. La durata di autofonia può variare a seconda delle cause sottostanti:
In conclusione, la durata di autofonia varia significativamente a seconda della causa specifica e del trattamento adottato per risolvere il problema sottostante.
Senti come se fossi dentro una bolla, con difficoltà a percepire chiaramente i suoni intorno a te, o avverti un sibilo persistente? Potresti avere un accumulo di catarro nelle orecchie. L'accumulo di muco o catarro può causare vari fastidi, tra cui il rimbombo nell'orecchio.
Ecco quattro segnali che possono indicare un eccesso di catarro, muco o cerume:
Per prevenire l'accumulo di cerume, è consigliabile mantenere una corretta igiene auricolare, evitare l'uso di cotton fioc, mantenere l'orecchio asciutto e limitare l'uso di auricolari. Esistono vari metodi per pulire il canale auricolare, come gocce auricolari oleose, soluzioni saline, irrigatori auricolari e coni auricolari. In caso di muco, catarro nelle orecchie per mesi o cerume ostinato, è sempre meglio consultare un medico o uno specialista otorinolaringoiatra per una valutazione accurata.
La tuba beante è una condizione rara della tuba di Eustachio che ne provoca una disfunzione nel meccanismo di apertura e chiusura. Questa, rimanendo aperta, rende difficoltoso il drenaggio e la rimozione del catarro che ristagna all’interno dell’orecchio. I sintomi principali della tuba beante includono orecchie che rimbombano, in cui i suoni esterni e la propria voce sembrano amplificati e distorti, una sensazione descritta come autofonia. I pazienti spesso riferiscono anche di acufeni, ovvero percezione di rumori o fischi inesistenti, che possono essere intermittenti o continui. Le cause della tuba beante sono ancora oggetto di studio, ma tra i fattori scatenanti ci sono la perdita di peso significativa, infezioni dell'orecchio, traumi, reflusso gastroesofageo e interventi chirurgici errati alle adenoidi. In alcuni casi, la disidratazione o sforzi fisici intensi possono peggiorare la condizione. Dal punto di vista clinico, la diagnosi di tuba beante viene spesso ritardata a causa della sua rarità e della somiglianza con altre patologie otorinolaringoiatriche. Il trattamento include diverse strategie, come esercizi di logopedia per rinforzare i muscoli della tuba, mantenersi idratati e, in casi più gravi, interventi chirurgici per restringere l'orifizio della tuba. Non esiste una cura definitiva, ma molte persone trovano sollievo attraverso queste terapie. È essenziale consultare un otorinolaringoiatra esperto per una diagnosi accurata e un piano di trattamento adeguato.
La sindrome di Minor, conosciuta anche come sindrome da deiscenza del canale semicircolare superiore (DCSS), è una condizione rara che causa una serie di sintomi debilitanti. Questa sindrome si manifesta a causa di un assottigliamento o di una deiscenza (apertura) del canale semicircolare superiore dell'orecchio interno, il quale provoca una comunicazione anomala tra l'orecchio interno e il cranio. I sintomi principali includono il rimbombo nelle orecchie (autofonia) e vertigini, che possono risultare invalidanti per chi ne soffre. L’autofonia si verifica quando i suoni interni del corpo, come la propria voce, vengono percepiti in modo eccessivamente amplificato. Questo fenomeno è spesso accompagnato da vertigini severe, che possono compromettere gravemente la qualità della vita e la capacità di svolgere attività quotidiane. Il rimbombo nelle orecchie, in particolare, rende difficile la comunicazione e può influire negativamente sulla vita sociale e lavorativa del paziente. La diagnosi della sindrome di Minor avviene tramite esami specifici come la tomografia computerizzata (CT) dell'orecchio interno, che permette di visualizzare l’assottigliamento del canale semicircolare superiore. Il trattamento della sindrome di Minor può variare dalla gestione dei sintomi attraverso farmaci che riducono le vertigini e l’autofonia, fino a interventi chirurgici volti a correggere la deiscenza. La chirurgia può essere efficace nel ridurre o eliminare i sintomi, migliorando significativamente la qualità della vita del paziente
L'otite media sierosa è una condizione caratterizzata dall'accumulo di liquido nella cavità dell'orecchio medio, dietro il timpano, senza segni evidenti di infezione. Questo disturbo è spesso associato a sensazioni di ovattamento e riduzione dell'udito, poiché il liquido impedisce il corretto movimento delle ossa dell'udito. Uno dei sintomi distintivi dell'otite media sierosa è il "rimbombo della voce nelle orecchie", noto anche come autofonia. Questo accade quando la persona percepisce la propria voce come amplificata o distorta, una condizione che può essere particolarmente fastidiosa e che si verifica a causa della presenza di liquido nell'orecchio medio che altera la trasmissione dei suoni. Le cause dell'otite media sierosa possono variare. Nei bambini, è spesso dovuta a infezioni delle vie respiratorie superiori o a problemi con la tuba di Eustachio, il canale che collega l'orecchio medio alla parte posteriore del naso e che aiuta a equilibrare la pressione. Negli adulti, può essere associata a allergie, cambiamenti di pressione (come durante un volo aereo), o altre condizioni come i polipi nasali. Il trattamento dell'otite media sierosa dipende dalla gravità e dalla durata dei sintomi. In molti casi, la condizione si risolve spontaneamente. Tuttavia, se persiste per più di tre mesi o causa problemi significativi, possono essere necessari interventi medici. Questi possono includere l'uso di decongestionanti o corticosteroidi per ridurre l'infiammazione, oppure, in casi più gravi, l'inserimento di tubi di ventilazione attraverso un intervento chirurgico per drenare il liquido e alleviare la pressione.
Il rimbombo nell'orecchio, noto anche come autofonia, è una sensazione fastidiosa che può derivare da diverse cause, tra cui infezioni, accumulo di cerume o problemi con la tromba di Eustachio. Durante la pandemia di Covid-19, molti pazienti hanno riportato sintomi auricolari come orecchie tappate, fischi, scricchiolii e una sensazione di ovattamento. Questi sintomi possono essere associati a infiammazioni causate dal virus, che colpisce non solo i polmoni ma anche altre parti del corpo, compreso l'apparato uditivo. Le infiammazioni della tromba di Eustachio possono causare una sensazione di pienezza auricolare e rimbombo. Inoltre, l'infezione da Covid-19 può portare a una pressione eccessiva nelle orecchie, creando una sensazione di orecchio ovattato e a volte fischio. In alcuni casi, si sono osservati anche disturbi come l'acufene, caratterizzato da un suono persistente nelle orecchie, che può peggiorare la qualità della vita. Le cause di questi sintomi possono essere varie, inclusi raffreddori, sinusiti e infiammazioni secondarie. In particolare, l'accumulo di catarro durante una rinite o sinusite può portare a un'otite media, aggravando la sensazione di ovattamento e causando scricchiolii e rumori nell'orecchio. Inoltre, situazioni di ansia e stress, comuni durante la pandemia, possono peggiorare questi sintomi auricolari. È importante consultare un medico in caso di persistenza dei sintomi, poiché una diagnosi tempestiva può aiutare a trattare efficacemente il disturbo e migliorare la qualità della vita del paziente. Terapie specifiche, come fluidificanti per il catarro o antinfiammatori, possono alleviare questi sintomi e ridurre il disagio associato ai problemi auricolari legati al Covid-19.
L'autofonia è una condizione uditiva in cui la propria voce viene percepita in modo anormalmente amplificato o rimbombante nelle orecchie. Questa sensazione può estendersi anche ad altri suoni corporei come la respirazione o il battito cardiaco. Le cause principali dell'autofonia includono patologie dell'orecchio medio, come la tuba beante, l'otite media effusiva, e la sindrome di Minor. La tuba beante è una condizione in cui la tromba di Eustachio non si chiude correttamente, causando un'eco interna dei suoni corporei. L'otite media effusiva, invece, comporta un accumulo di liquido nell'orecchio medio che altera la trasmissione dei suoni. Il rimbombo nell'orecchio può essere molto stressante, aggravando stati di ansia già presenti. La relazione tra ansia e rimbombo nell'orecchio è bidirezionale: l'autofonia può aumentare l'ansia, mentre livelli elevati di ansia possono intensificare la percezione dei suoni interni, creando un circolo vizioso di pulsazioni nell'orecchio e ansia.
Per gestire l'autofonia, è importante trattare le cause sottostanti. I rimedi includono il miglioramento dell'idratazione, l'uso controllato di decongestionanti nasali e, in alcuni casi, trattamenti medici specifici come insufflazioni tubariche o interventi chirurgici per problemi della tromba di Eustachio. La gestione dello stress è altrettanto cruciale: tecniche di rilassamento e, se necessario, supporto psicologico, possono aiutare a ridurre l'impatto dell'ansia sull'autofonia.
I trattamenti e rimedi dell'autofonia e delle orecchie che rimbombano dipendono dalla causa scatenante. Può includere terapie farmacologiche come antibiotici e decongestionanti, manovre specifiche per equalizzare la pressione nell'orecchio, come la manovra di Valsalva, o, nei casi più severi, interventi chirurgici per correggere eventuali disfunzioni anatomiche. È anche fondamentale gestire lo stress, che può esacerbare i sintomi del rimbombo nelle orecchie, e prendersi cura dell'igiene dell'orecchio per evitare accumuli di cerume. L'autofonia può essere gestita con diversi approcci, a seconda della sua gravità. Nei casi lievi, si consiglia di:
Quando l'autofonia si presenta in forma grave e degenerativa, sono necessari trattamenti più invasivi che potrebbero culminare nella chirurgia. Essendo l'autofonia un sintomo, è cruciale identificare e trattare la causa sottostante per ottenere una cura efficace.
Stappare le orecchie e alleviare la pressione e il rimbombo nelle orecchie può essere essenziale per il comfort e la salute, soprattutto in situazioni come cambi di altitudine o congestione nasale. La pressione alle orecchie si verifica spesso quando la tromba di Eustachio si blocca, impedendo l'equilibrio della pressione tra l'orecchio medio e l'ambiente esterno. Questo problema può essere causato da raffreddori, sinusiti, allergie o cambiamenti di altitudine, come durante un volo o un'immersione subacquea. Per sapere come stappare un orecchio, ci sono diversi metodi efficaci che si possono utilizzare. Uno dei rimedi più comuni è la manovra di Valsalva, che consiste nel tappare il naso, chiudere la bocca e soffiare delicatamente, cercando di espellere l'aria attraverso le narici chiuse. Questa tecnica può aiutare ad aprire la tromba di Eustachio e riequilibrare la pressione.
Un altro metodo utile è la manovra di Toynbee, che prevede di tappare le narici e deglutire contemporaneamente. Questo movimento aiuta a normalizzare la pressione interna dell'orecchio. Anche masticare una gomma o succhiare una caramella può facilitare la deglutizione e, di conseguenza, aprire le trombe di Eustachio. L'uso di un vaporizzatore o di un inalatore di vapore può essere particolarmente efficace per chi soffre di congestione nasale. Il vapore aiuta a fluidificare il muco e a liberare le vie aeree, migliorando la ventilazione dell'orecchio medio. Inoltre, massaggiare delicatamente l'orecchio e l'area circostante può fornire sollievo immediato, aiutando a stappare le orecchie bloccate. In alcuni casi, potrebbe essere necessario utilizzare gocce auricolari o decongestionanti nasali, specialmente se la causa è un'infezione o un accumulo di cerume. È importante, tuttavia, evitare di inserire oggetti nel condotto uditivo, come i bastoncini ovattati, per prevenire danni o ulteriori blocchi. Se i sintomi persistono, è consigliabile consultare un medico per un trattamento appropriato.
Per sapere come far uscire l'acqua dall'orecchio e alleviare il rimbombo nelle orecchie, ci sono diversi metodi efficaci da provare. Ecco alcune tecniche utili:
Se questi metodi non funzionano o se avverti dolore persistente, è consigliabile consultare un medico per una valutazione più approfondita e per evitare possibili infezioni
Il muco e il catarro nelle orecchie possono causare sintomi fastidiosi come rimbombo nelle orecchie, udito ovattato e pressione auricolare. La condizione, spesso legata a infezioni delle vie respiratorie superiori, raffreddori o allergie, può essere alleviata seguendo alcuni rimedi e trattamenti specifici.
Per stappare le orecchie dal catarro, è fondamentale mantenere le vie nasali pulite attraverso lavaggi con soluzione salina e inalazioni di vapore. Questi metodi aiutano a fluidificare il muco, facilitandone l'espulsione. I suffumigi con erbe aromatiche come eucalipto e menta possono essere particolarmente efficaci. Inoltre, applicare un panno caldo e umido sull'orecchio può lenire il disagio e favorire il drenaggio del muco.
In casi più gravi, il medico può prescrivere farmaci decongestionanti, mucolitici da inalare con aerosol o antibiotici se è presente un'infezione batterica. Nei bambini, l’otite media effusiva può richiedere interventi più invasivi come l'asportazione delle adenoidi o l'inserimento di tubi di ventilazione nell'orecchio medio.
Oltre ai rimedi farmacologici, esistono diversi approcci naturali per sciogliere il catarro nelle orecchie. Bere molti liquidi caldi come tisane e brodi, evitare il fumo e mantenere una corretta idratazione sono comportamenti consigliati per alleviare i sintomi.
Se i sintomi persistono, è importante consultare un otorinolaringoiatra per una diagnosi accurata e un trattamento adeguato. Un esame con l'otoscopio può rivelare l'entità dell'accumulo di muco e determinare il percorso terapeutico più appropriato.
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Quando si soffre di raffreddore, è comune sperimentare una fastidiosa sensazione di orecchie tappate, spesso accompagnata da un rimbombo nelle orecchie. Questa condizione è causata dall'accumulo di muco che ostruisce le tube di Eustachio, impedendo la corretta regolazione della pressione nell'orecchio medio. Ecco alcuni metodi efficaci su come stappare le orecchie dal raffreddore velocemente.
Se questi metodi non risultano efficaci o se i sintomi persistono, è consigliabile consultare un medico per una valutazione più approfondita e un trattamento adeguato.
Per risolvere l'autofonia, è fondamentale identificare e trattare la causa sottostante. L'autofonia può derivare da diverse patologie dell'orecchio medio, come la tuba beante, l'otite media sierosa, l'occlusione del timpano, o la sindrome di Minor.
Ecco alcuni suggerimenti generali e rimedi per alleviare i sintomi:
In alcuni casi, potrebbe essere necessario l'uso di farmaci come antibiotici, cortisonici o mucolitici. In casi più gravi, possono essere richiesti interventi chirurgici specifici. Per una diagnosi e un trattamento personalizzato, si consiglia di consultare un otorinolaringoiatra che potrà valutare la situazione e proporre la terapia più appropriata.
Sentire una bolla d'aria nell'orecchio e sperimentare l'autofonia sono disturbi comuni che possono essere causati da vari problemi dell'orecchio medio e interno. L'autofonia, ovvero il rimbombo della propria voce nelle orecchie, spesso si verifica quando la tromba di Eustachio non funziona correttamente, causando un'anomala percezione della propria voce e dei suoni interni del corpo. Questa condizione può provocare una sensazione di pienezza auricolare, come se ci fosse aria intrappolata, e un fastidioso rimbombo che amplifica i rumori interni.
Un altro sintomo associato è la sensazione di bollicine nell'orecchio, che può derivare da disfunzioni tubariche o dalla presenza di tappi di cerume. La disfunzione tubarica impedisce il corretto passaggio dell'aria attraverso la tromba di Eustachio, creando un blocco che può causare scoppiettii e crepitii. Inoltre, condizioni come il barotrauma, dovute a variazioni rapide di pressione, ad esempio durante un volo o un'immersione subacquea, possono portare alla formazione di bolle d'aria nell'orecchio interno, aumentando il disagio e la sensazione di pienezza. Le otiti, sia esterne che medie, sono altre cause comuni di queste sensazioni. L'infiammazione e l'infezione del condotto uditivo esterno o dell'orecchio medio possono ostruire la tromba di Eustachio, provocando dolore, prurito, e una sensazione di orecchio ovattato. Per alleviare questi sintomi, è importante consultare un medico per una diagnosi precisa e seguire trattamenti appropriati, che possono includere antibiotici, decongestionanti o, in casi di barotrauma, tecniche per riequilibrare la pressione auricolare.
L'autofonia monolaterale, caratterizzata dalla percezione della propria voce come eccessivamente forte e rimbombante in un solo orecchio, è spesso causata da disfunzioni dell'orecchio medio. Questo fenomeno può interessare l'orecchio destro o sinistro e si manifesta frequentemente con un rimbombo, un fischio o un ronzio localizzato. Le principali cause dell'autofonia unilaterale includono la tuba beante, un malfunzionamento della Tromba di Eustachio che rimane aperta, provocando una percezione amplificata dei suoni corporei come la voce e la respirazione. Un'altra causa comune è l'otite media effusiva, che comporta l'accumulo di fluido nell'orecchio medio, alterando la normale trasmissione dei suoni e causando una sensazione di pienezza e rimbombo nell'orecchio interessato.
L'autofonia può anche essere dovuta a un'occlusione del timpano, spesso causata da tappi di cerume o infezioni auricolari, che riflettono le vibrazioni sonore verso il timpano, generando un effetto di eco e rimbombo. La sindrome di Minor, una condizione rara che coinvolge il labirinto dell'orecchio interno, può anch'essa provocare autofonia unilaterale, accompagnata da sintomi come vertigini e percezione anomala di suoni interni. La diagnosi e il trattamento di queste condizioni richiedono l'intervento di un otorinolaringoiatra. Le terapie possono variare dalla rimozione dei tappi di cerume, all'uso di antibiotici per le infezioni, fino a procedure più specifiche per correggere la disfunzione della Tromba di Eustachio. Inoltre, la gestione dello stress è importante, poiché livelli elevati di stress possono aggravare i sintomi dell'autofonia.
Quando un paziente presenta sintomi simili a quelli descritti sopra, si può parlare di autofonia. È però importante evidenziare come il tempismo sia cruciale per la sua risoluzione. Si può quindi guarire da questa condizione e dai suoi sintomi, che possono scomparire una volta trattati. La gravità e la manifestazione della malattia sono fondamentali per individuare correttamente la causa specifica.
L’autofonia è una percezione anomala della propria voce, che appare più forte o distorta rispetto alla normalità. Questa condizione può essere causata da problemi che alterano il normale meccanismo di trasmissione del suono nell’orecchio, come la presenza di liquido nell'orecchio medio, infezioni o patologie che coinvolgono l'orecchio interno.
In alcuni casi, l'autofonia può essere associata a patologie più gravi, come i tumori. I tumori dell'orecchio, sia benigni che maligni, possono esercitare pressione sulle strutture dell'orecchio medio e interno, interferendo con la funzione uditiva e provocando sintomi come autofonia, acufeni e perdita dell'udito. Un esempio è il colesteatoma, un tipo di tumore benigno che può danneggiare le ossa dell'udito.
È importante consultare un medico se l'autofonia persiste o si accompagna ad altri sintomi, come vertigini, dolore o alterazioni dell'udito, per escludere condizioni più serie, tra cui la possibilità di un tumore. Diagnosi e trattamenti precoci sono fondamentali per gestire tali condizioni.
L'autofonia e l'acufene sono due disturbi uditivi che possono influenzare significativamente la qualità della vita di chi ne soffre. L'autofonia è la percezione anomala della propria voce, che appare più forte o rimbombante del normale. Questo fenomeno può verificarsi in condizioni come la disfunzione della tuba di Eustachio, che altera la pressione dell'orecchio medio, o in seguito a perforazioni del timpano. Un'altra causa comune è il cosiddetto "orecchio aperto", in cui la tuba di Eustachio rimane costantemente aperta.
L'acufene, invece, è la percezione di un suono o un ronzio che non proviene da una fonte esterna. Può essere causato da danni alle cellule dell'orecchio interno, esposizione a rumori forti, infezioni o problemi vascolari. In alcuni casi, autofonia e acufene possono coesistere, come avviene nelle disfunzioni dell'orecchio medio o nelle malattie dell'orecchio interno.
Entrambi i disturbi richiedono un'attenta valutazione medica, poiché possono essere sintomi di condizioni sottostanti che necessitano di trattamenti specifici.
Per eliminare la pressione nelle orecchie, puoi adottare diverse tecniche e rimedi a seconda della causa sottostante. Una delle soluzioni più comuni è la manovra di Valsalva, che consiste nell'inspirare profondamente, trattenere il respiro, tappare il naso e soffiare con forza mantenendo la bocca chiusa. Questo può aiutare ad aprire la tromba di Eustachio, equilibrando la pressione nell'orecchio medio. Un altro metodo utile è la manovra di Toynbee, che prevede di deglutire con il naso tappato.
Se la causa è la congestione nasale o le allergie, l'uso di spray nasali decongestionanti o antistaminici può ridurre l'infiammazione e alleviare la pressione. Durante i viaggi in aereo, masticare gomma o succhiare caramelle durante il decollo e l'atterraggio può stimolare la deglutizione e bilanciare la pressione. Per problemi legati a un tappo di cerume, è importante mantenere una corretta igiene auricolare e, se necessario, ricorrere a irrigazioni auricolari sotto supervisione medica. Se la pressione persiste o è accompagnata da dolore intenso, è fondamentale consultare un otorinolaringoiatra per una valutazione accurata e trattamenti specifici, come insufflazioni tubo-timpaniche o interventi chirurgici in caso di deviazioni del setto nasale.
Quando parli e senti un suono nell'orecchio, potresti soffrire di autofonia, una condizione in cui la tua voce o altri suoni corporei come il respiro e il battito cardiaco vengono percepiti in modo amplificato e distorto. Le cause principali possono includere:
Per una diagnosi accurata e un trattamento adeguato, è consigliabile consultare un otorinolaringoiatra
Per liberare la tuba di Eustachio dal muco, esistono diversi metodi e trattamenti che possono aiutare a ridurre l'infiammazione e facilitare il drenaggio del muco:
Per determinare il trattamento più adatto, è importante consultare un otorinolaringoiatra che possa valutare la specifica condizione e suggerire la terapia appropriata
Sentire l'eco nell'orecchio, conosciuto come autofonia, può essere causato da varie condizioni che interessano l'orecchio medio. Ecco le principali cause:
Consultare un otorinolaringoiatra è essenziale per una diagnosi accurata e per identificare il trattamento più adeguato per risolvere il problema.
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