Gli Apparecchi acustici retroauricolari sono tra i dispositivi più classici e più utilizzati dai soggetti che soffrono di ipoacusia e acufene. Sono dotati di funzionalità di ultima generazione che permettono un’esperienza di ascolto senza limiti che possono riportare a livelli normali o quasi normali la funzionalità uditiva. In questo modo la qualità della vita dei soggetti ipoacusici non risulta compromessa o peggiorata, ma al contrario può migliorare
Gli Apparecchi acustici retroauricolari sono un’ottima soluzione per il trattamento dell’ipoacusia. Sono tra i più utilizzati tra coloro che desiderano una potenza maggiore ma un design raffinato ed elegante. Vediamo i modelli migliori e alcune delle caratteristiche che li contraddistinguono.
Modello | Caratteristiche | Costo |
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Signia Motion X BTE |
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tra 1.700€ e i 2.700€ |
Resound Linx Quattro BTE |
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a partire da 1.545,89€ |
Oticon Opn S BTE |
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tra i 1.900€ e 2.900€ |
Signia Motion X è un apparecchio acustico che contiene la tecnologia BTE ricaricabile più evoluta. Si tratta di un dispositivo non solo esteticamente bello, ma che dispone anche di funzioni intelligenti e di ultima generazione.
ReSound LiNX Quattro è un dispositivo acustico che viene suggerito per il trattamento dell’ipoacusia e dell’acufene in modo da vivere un’esperienza di ascolto unica ed eccezionale.
Oticon OPN S è tra gli apparecchi acustici più tecnologicamente avanzati che vengono suggeriti per ridurre il disturbo dell’acufene.
Non tutti gli apparecchi acustici sono uguali. Scopri, gratis e senza impegno, quale soluzione può fare al caso tuo.
I benefici di EarPros:
Gli apparecchi acustici retroauricolari (BTE) vengono indossati dietro al padiglione auricolare. L’unità principale è costituita dall’hardware e un tubicino che collega il corpo dell’apparecchio alla chiocciola posizionata all’interno del condotto uditivo.
Il guscio dell’apparecchio acustico retroauricolare contiene uno o più microfoni, un amplificatore e un ricevitore. Il microfono è la parte addetta a captare il suono e a convertire le onde sonore in segnali elettrici. L’amplificatore aumenta la potenza del segnale e lo invia al ricevitore; quest’ultimo invia il suono amplificato all’orecchio attraverso un tubicino collegato alla chiocciola.
Sono gli apparecchi acustici più utilizzati, nonostante le dimensioni maggiori rispetto agli altri modelli. La tecnologia però ha fatto molti passi avanti e, di conseguenza, il problema delle dimensioni è stato parzialmente risolto con gli apparecchi acustici retroauricolari RIC, con il ricevitore posizionato all’interno del canale.
Questa tipologia di apparecchio acustico è la più comune ed è indicata per i soggetti che soffrono di qualsiasi grado di ipoacusia. Esistono diversi modelli, ciascuno dei quali può adattarsi a specifiche situazioni:
Grazie alle diverse tonalità di colori del guscio esterno, si adattano perfettamente all’incarnato e al colore dei capelli di ogni soggetto. Possono essere utilizzati anche da bambini e ragazzi.
Gli apparecchi acustici retroauricolari (BTE) e endoauricolari (ITE) presentano differenze significative che influenzano la scelta tra l'uno e l'altro.
In sintesi, i BTE offrono potenza e facilità d'uso, mentre gli ITE puntano sulla discrezione e l'estetica. La scelta dipende dall’entità della perdita uditiva e dalle preferenze personali. Le persone con deficit uditivi gravi hanno bisogno di apparecchi acustici più potenti, pertanto è preferibile l'uso di dispositivi retroauricolari. Al contrario, chi presenta una perdita uditiva lieve o moderata può utilizzare senza problemi anche apparecchi acustici endoauricolari.
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