La pulizia degli apparecchi acustici è un'operazione estremamente semplice che può essere gestita tranquillamente dall'utente seguendo delle semplici indicazioni.
Prima di tutto occorre distinguere apparecchi acustici “tutti dentro l'orecchio”, tecnicamente chiamati endoauricolari, dagli altri apparecchi acustici “dietro l'orecchio” detti retroauricolari, il cui corpo o scocca, che contiene la maggior parte della componentistica elettronica, è posta dietro il padiglione auricolare.
Nel caso degli endoauricolari è importante pulire il guscio esterno dai residui di cerume utilizzando un panno di garza, lino o tessuto (ciò che conta è che non lasci residui come il cotone) appena inumidito da un detergente blando (meglio evitare l'alcool puro per non irritare alla lunga la cute delicata del condotto uditivo esterno). L'ideale sarebbe usare una lozione che oltre a sgrassare, disinfetti anche la superficie del guscio.
Dal momento che il cerume potrebbe depositarsi anche sulla punta dell'apparecchio acustico in corrispondenza dell'uscita del suono, sarebbe opportuno spazzolare con decisione questa zona con uno spazzolino, totalmente asciutto, fornito di default nella dotazione base per la pulizia.
Generalmente questo tipo di apparecchi acustici ha sulla punta una protezione, per l'altoparlante interno, a forma di dischetto colorato (rosso per il destro e blu per il sinistro), a sportello o una piccola molla dorata la cui funzione è proprio quella di evitare che il cerume penetri all'interno. La sostituzione di questo “paracerume” non è una procedura difficoltosa ma occorre avere un minimo di manualità perché va usato un piccolo “tool”, uno strumento che aggancia il paracerume vecchio, lo elimina e lo sostituisce con uno nuovo. Per chi non dovesse riuscirci conviene contattare il suo Audioprotesista di fiducia per eseguire l'intervento in sicurezza e senza rischi.
La procedura per la pulizia degli apparecchi acustici retroauricolari in gergo B.T.E. ( behind the ear – dietro l'orecchio) si può considerare la medesima degli endoauricolari con l'eccezione di dover gestire direttamente l'altoparlante (o ricevitore) anziché il guscio, o nei casi più semplici, la chiocciola o auricolare su misura.
Se si deve pulire un ricevitore si può seguire l'iter della pulizia degli endoauricolari, tendenzialmente si dovrà tenere pulito il suo rivestimento che, il più delle volte, è caratterizzato da una copertura il silicone morbidissimo (chiamata Dome).
Nel caso si tratti di un apparecchio acustico dotato di chiocciola su misura con tubicino è necessario contattare l'audioprotesista per un intervento di assistenza e pulizia che procederà alla sostituzione dello stesso con uno nuovo, regolato su misura del cliente.
E' consigliabile inoltre farlo sostituire a cicli di massimo 3 mesi dal momento che il suo invecchiamento corrisponde ad un indurimento che potrebbe oltre a influenzare negativamente la risposta acustica dell'apparecchio acustico, provocare l'effetto Larsen ovvero il fastidiosissimo fischio.
Prendersi cura del proprio apparecchio acustico significa anche proteggerlo dall'umidità, per questo motivo è opportuno, quando non lo si usa, riporlo in un apposito contenitore dotato di pastiglia di gel di silice, oppure, ancora più efficace, il fornetto essiccante per apparecchi acustici.
Per chi avesse in dotazione gli apparecchi acustici ricaricabili deve sapere che il sistema di ricarica determina un effetto essicante degli apparecchi acustici eliminando la procedura sopra descritta.
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