L’intervento per l'impianto cocleare rappresenta una delle soluzioni più avanzate per il trattamento della sordità profonda, offrendo a chi non trae beneficio dagli apparecchi acustici la possibilità di recuperare la percezione dei suoni. Si tratta di una tecnologia che stimola direttamente il nervo uditivo, migliorando significativamente la capacità di ascolto e comunicazione. L’intervento cocleare viene eseguito in centri specializzati da un’équipe di otorinolaringoiatri esperti. Si tratta di una procedura chirurgica che prevede l’inserimento di una componente interna nell’orecchio e il successivo collegamento con un processore esterno che capta i suoni e li trasmette al cervello. Come ogni intervento relativo all'orecchio, l’impianto cocleare richiede una valutazione accurata del paziente per determinare l’idoneità all’operazione. Inoltre, dopo la chirurgia, è necessario un percorso di adattamento e riabilitazione per imparare a interpretare i nuovi segnali sonori. Negli ultimi anni, i progressi tecnologici hanno reso questa soluzione sempre più efficace e meno invasiva, migliorando la qualità della vita di molte persone con perdita uditiva. Ma come funziona esattamente l’intervento? Quali sono i benefici e le possibili limitazioni? Scopriamo insieme tutto ciò che c’è da sapere.
La storia degli impianti cocleari risale al 1790, quando Alessandro Volta descrisse per la prima volta gli effetti della corrente elettrica sulla coclea umana. Nel 1957, i ricercatori francesi Djourno ed Eyries installarono un elettrodo direttamente nel nervo acustico di un paziente, dopo una serie di esperimenti sugli animali. Negli anni '60, la collaborazione tra William House e l'azienda 3M portò allo sviluppo del primo sistema monoelettrodo intracocleare. Nel 1985, negli Stati Uniti, furono brevettati i primi impianti multicanale, che rappresentano la base degli attuali dispositivi utilizzati a livello mondiale. L'intervento di impianto cocleare è stato sviluppato grazie al lavoro pionieristico di diversi ricercatori nel corso del XX secolo. I primi studi sperimentali risalgono agli anni '50 e '60, ma il primo impianto cocleare moderno venne sviluppato negli anni '70.
I pionieri dell'impianto cocleare
Prima di procedere con l’intervento, è necessario effettuare una serie di esami preliminari:
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L'impianto cocleare è una protesi avanzata progettata per ripristinare la funzione uditiva in pazienti affetti da sordità profonda. In tali condizioni, le cellule ciliate dell'orecchio interno risultano danneggiate, impedendo la trasmissione dei suoni al nervo acustico. L'impianto bypassa queste cellule compromesse, stimolando direttamente le cellule gangliari del nervo acustico. Il segnale generato viene poi interpretato dal cervello come suono, permettendo al paziente di recuperare la percezione uditiva. Nei bambini, questo processo richiede un'adeguata riabilitazione per garantire risultati ottimali. Un impianto cocleare è composto da componenti interni ed esterni. I componenti interni includono un ricevitore-stimolatore, posizionato sotto la pelle nell'osso temporale, collegato a una serie di microelettrodi inseriti nella coclea. I componenti esterni comprendono un processore del linguaggio, simile a un piccolo computer portatile, e un apparato auricolare composto da una bobina trasmittente, un microfono direzionale e cavi che collegano il microfono al processore. Il suono viene captato dal microfono, trasformato in un segnale elettrico codificato dal processore, trasmesso al ricevitore-stimolatore e infine inviato agli elettrodi nella coclea, che stimolano il nervo uditivo. Il cervello interpreta questo segnale come suono.
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I candidati ideali per l'impianto cocleare includono adulti con sordità totale o profonda in entrambi le orecchie, che non traggono beneficio dalle protesi acustiche tradizionali e presentano una discriminazione inferiore al 30%. Devono essere privi di controindicazioni mediche generali e avere una forte motivazione a recuperare l'udito. Nei bambini, l'impianto è indicato tra i 18 mesi e i 17 anni, con sordità profonda bilaterale, nessun beneficio da altri apparecchi, intelligenza nella norma e una famiglia motivata. L'intervento precoce, preferibilmente entro i 2-3 anni di vita, è cruciale per sfruttare la plasticità cerebrale e ottenere i migliori risultati. La selezione per l'impianto cocleare prevede una serie di valutazioni, tra cui test audiologici tradizionali, valutazione del rendimento delle protesi acustiche, test al promontorio per valutare la conducibilità del nervo, tomografia computerizzata (TAC) o risonanza magnetica per verificare la pervietà della coclea, esami pre-operatori standard per l'anestesia generale e una valutazione logopedica. È inoltre fondamentale una valutazione neuropsichiatrica per assicurarsi che il paziente comprenda le implicazioni dell'intervento e sia motivato a intraprendere il percorso riabilitativo necessario.
La scelta dell'intervento più appropriato dipende dalla specifica condizione clinica del paziente. È fondamentale consultare uno specialista in otorinolaringoiatria per una valutazione approfondita e per discutere le opzioni terapeutiche più indicate.
Una volta confermata l’idoneità del paziente all’impianto, l’intervento può essere programmato immediatamente. L’unico fattore che potrebbe influenzare i tempi di attesa è la disponibilità dell’impianto da parte del produttore e della struttura ospedaliera. Per un chirurgo esperto in otorinolaringoiatria o audiologia, l’intervento è considerato una procedura di routine e viene eseguito in una struttura specializzata. L’operazione si svolge sotto anestesia generale con l’ausilio di un microscopio e prevede diverse fasi:
Come per qualsiasi intervento chirurgico, anche l’implantologia cocleare comporta dei rischi. Tuttavia, questi sono analoghi a quelli di altre procedure chirurgiche eseguite sull’orecchio in anestesia generale.
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L'intervento di impianto cocleare ha una durata media di circa 2-3 ore e viene eseguito in anestesia generale. Tuttavia, il tempo esatto può variare in base a fattori come l’anatomia del paziente, l’esperienza del chirurgo e la presenza di eventuali anomalie nell'orecchio interno.
Fasi principali dell'intervento
Recupero post-operatorio
L’intervento è considerato sicuro e con un’alta percentuale di successo, sebbene, come ogni operazione chirurgica, comporti alcuni rischi, come infezioni o vertigini temporanee.
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Le complicanze post operatorie più frequenti possono essere le seguenti:
L’installazione di un impianto cocleare è un intervento chirurgico che, come qualsiasi procedura, comporta alcuni rischi e può dar luogo a complicanze. Tra le principali si annoverano:
Queste eventualità, sebbene rare, vengono attentamente monitorate dal team medico per garantire la sicurezza e il successo dell’intervento.
Dopo l’intervento di impianto cocleare, gli elettrodi vengono attivati dopo circa 20-30 giorni, una volta completata la fase di guarigione post-operatoria. Durante la prima accensione, il tecnico audiologo verifica il corretto posizionamento del ricevitore e procede con il mappaggio, ovvero la regolazione dell’impianto in base alla soglia uditiva minima e massima del paziente. Questo processo permette di ottimizzare la distribuzione in frequenza del segnale sonoro. Le regolazioni vengono effettuate progressivamente per adattare l’udito alle esigenze individuali.
Intervento post-operatorio impianto cocleare e riabilitazione
Dopo l’installazione dell’impianto cocleare, il paziente non sente immediatamente. Il dispositivo viene attivato solo dopo un periodo di circa 3-4 settimane, necessario per consentire la guarigione post-operatoria e ridurre eventuali infiammazioni.
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No, l’impianto cocleare non può essere inserito senza intervento chirurgico. A differenza degli apparecchi acustici, che si indossano esternamente e amplificano i suoni, l’impianto cocleare è un dispositivo medico che richiede l’inserimento di una componente interna all’interno della chiocciola dell’orecchio (coclea). Questa operazione viene eseguita attraverso una procedura chirurgica specifica.
Come si inserisce un impianto cocleare?
L’inserimento dell’impianto cocleare avviene tramite un intervento chirurgico eseguito in anestesia generale, della durata di circa 2-3 ore. Il procedimento segue questi passaggi:
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L'impianto cocleare completamente impiantabile rappresenta un'evoluzione significativa rispetto ai dispositivi tradizionali, offrendo una soluzione discreta e invisibile per le persone con perdita uditiva profonda. Sebbene attualmente la maggior parte degli impianti cocleari richieda componenti esterni, la ricerca sta avanzando verso dispositivi totalmente interni.
Procedura chirurgica per l'impianto cocleare
Considerazioni sull'impianto cocleare completamente impiantabile
In Italia, diversi centri ospedalieri si distinguono per l'eccellenza nella chirurgia dell'impianto cocleare, offrendo tecnologie avanzate e team altamente specializzati. La scelta della struttura più adatta dipende dall'esperienza del personale medico, dal numero di interventi eseguiti annualmente e dall'efficacia del percorso di riabilitazione post-operatoria. Tra i centri di riferimento spiccano il Gruppo Otologico di Piacenza, noto per le sue tecniche chirurgiche all'avanguardia, e il Policlinico di Milano, che vanta un reparto di otorinolaringoiatria specializzato nella riabilitazione audiologica. Anche l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma è un punto di riferimento per gli impianti cocleari nei bambini, offrendo percorsi di supporto specifici per i più piccoli. Altri centri di eccellenza includono l’Ospedale Meyer di Firenze, l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Verona e il Policlinico Sant’Orsola di Bologna, tutti con un'ampia esperienza nella chirurgia uditiva. Prima di scegliere il centro, è consigliabile consultare uno specialista in otorinolaringoiatria, che potrà valutare le necessità individuali e indirizzare il paziente verso la struttura più adatta, garantendo il miglior risultato possibile in termini di recupero uditivo e qualità della vita.
La rimozione dell’impianto cocleare può avvenire in questi casi:
Si può sostituire l’impianto con un modello più recente? Sì, in molti casi, chi necessita della rimozione di un impianto può riceverne uno più avanzato, beneficiando delle nuove tecnologie disponibili.
L'impianto cocleare è una soluzione avanzata per persone con perdita uditiva grave o profonda. In Italia, il Sistema Sanitario Nazionale (SSN) copre integralmente i costi dell'intervento, inclusi la diagnosi, la chirurgia e la riabilitazione post-operatoria. Il costo complessivo di un impianto cocleare varia tra i 16.000 e i 23.000 euro, a seconda del modello e delle tecnologie impiegate.
Per i cittadini italiani, questi costi sono generalmente coperti dal SSN, rendendo l'impianto accessibile a chi ne ha bisogno. È importante notare che, sebbene l'intervento e la riabilitazione siano coperti, potrebbero esserci spese aggiuntive non incluse, come riparazioni fuori garanzia o aggiornamenti del dispositivo. Si consiglia pertanto di consultare il proprio medico o un centro specializzato per ottenere informazioni dettagliate sui costi e sulle eventuali spese accessorie.
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