Che cos’è un test VNG? Te ne serve uno?

Se hai avuto episodi di capogiri, mancanza di equilibrio o vertigini, il medico potrebbe consigliarti di eseguire una videonistagmografia: ma sai di cosa si tratta, perché viene eseguita e cosa puoi aspettarti da questo esame?

La videonistagmografia, o test VNG, misura un particolare tipo di movimenti involontari degli occhi noti con il nome di nistagmo. Questi movimenti oculari possono essere veloci, lenti o a scatti. Gli occhi possono muoversi verso l’alto o verso il basso, da un lato all’altro o in entrambe le direzioni. Ciò può verificarsi se il cervello riceve messaggi contraddittori dagli occhi e da quel sistema dell’orecchio interno deputato al controllo dell’equilibrio. Questo potrebbe essere il motivo per cui soffri di capogiri.

Il nistagmo può verificarsi brevemente quando si muove la testa in un certo modo oppure quando si osservano determinate immagini grafiche. Se si verifica quando la testa è immobile o se dura per un lungo periodo, tuttavia, può indicare la presenza di un disturbo del sistema vestibolare. Il sistema vestibolare è il principale centro dell’equilibrio del nostro corpo e lavora in collaborazione con il cervello e con gli occhi. Il cervello comunica con questi sistemi distinti per controllare l’equilibrio. Un test VNG viene utilizzato per determinare un eventuale disturbo del sistema vestibolare o di quella parte del cervello preposta al controllo dell’equilibrio.

In presenza di sintomi di un disturbo vestibolare, è consigliabile sottoporsi a un test VNG. Anche se il sintomo principale è rappresentato dai capogiri, si possono anche avvertire sensazioni di stordimento (come se si stesse per svenire) o vere e proprie vertigini. Altri sintomi sono:

• Movimenti oculari involontari
• Acufene o ronzio nelle orecchie
• Sensazione di pressione o “pienezza” nelle orecchie

Durante il test VNG dovrai sederti in una stanza buia indossando un visore speciale. Questo visore è dotato di una fotocamera che registra i movimenti oculari. Il test VNG si articola in tre parti principali:

1. Test oculare. Una luce si muoverà rapidamente in diverse direzioni. Ti verrà chiesto di seguirla con gli occhi.
2. Test posizionale. Sposterai la testa e il corpo in diverse posizioni e direzioni, alternativamente con gli occhi aperti e chiusi.
3. Test calorico. Ti verrà chiesto di sdraiarti sulla schiena e il medico inserirà dell’aria (oppure dell’acqua) calda e fredda nel canale uditivo, per stimolare la risposta vestibolare in ciascun orecchio.

Sappi che questo test può causare dei brevi episodi di vertigini, quindi è importante evitare di guidare per tornare a casa (nel caso in cui un attacco di vertigine duri più a lungo).

I risultati della videonistagmografia determineranno se questi capogiri sono sintomi dovuti a un’anomalia dell’orecchio interno. Il medico sarà quindi in grado di formulare una diagnosi conclusiva e suggerire le opzioni terapeutiche più appropriate. Le diagnosi potranno includere:

• La sindrome di Ménière, che può causare brevi episodi di capogiri, ipoacusia e ronzio nelle orecchie (acufene). Anche se non esiste una cura specifica, il medico potrà gestire questa malattia prescrivendo dei farmaci o dei cambiamenti nelle tue abitudini alimentari
• La labirintite, che provoca vertigini acute e ipoacusia significativa. Si tratta di un’emergenza otologica e deve essere trattata entro 72 ore
• Una malattia della parte del cervello che contribuisce a controllare l’equilibrio.

Se i problemi di equilibrio persistono o sei preoccupato per l’udito, è bene prenotare un appuntamento con un audioprotesista autorizzato, che sarà in grado di valutare l’udito e determinare se ci sono altri problemi che il test VNG non è riuscito a evidenziare.

Sottoporsi a una videonistagmografia può sembrare un’esperienza non molto piacevole, ma in caso di vertigini è uno dei modi migliori per determinarne la causa e aiutare il medico a identificare il miglior percorso terapeutico.