L’udito è quello che, tra i cinque sensi, viene troppo spesso trascurato: oltre a sottoporsi a visite specialistiche periodiche, è possibile mantenere in allenamento le proprie orecchie attraverso alcuni esercizi che possono essere svolti in qualsiasi luogo. Passiamoli assieme in rassegna, unitamente a qualche suggerimento.
L’ipoacusia può essere migliorata eseguendo degli esercizi periodici e costanti nel tempo.
Il primo di questi è la respirazione profonda che favorisce l’ossigenazione del sangue e la pressione sanguigna. È preferibile concentrare l’attenzione prima sulla percezione del proprio corpo e successivamente sui suoni che ci circondano.
Una seconda alternativa riguarda la localizzazione dei suoni: la percezione dei rumori è un meccanismo assai complesso e che coinvolge non solo l’orecchio con la sua capacità di udire, ma anche il cervello che svolge il compito di elaborare gli impulsi sonori. Coloro che soffrono di ipoacusia o che hanno disturbi dell’udito possono migliorare la capacità del cervello di processare le informazioni che riceve, potenziando l’abilità di localizzare i suoni.
Questo esercizio può essere svolto in tre diversi modi, tra cui:
Per rendere ancora più efficace la capacità di localizzare i suoni è opportuno ripetere le tre varianti indicate ed esercitarsi con costanza durante la settimana.
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Per poter comprendere l’efficacia degli esercizi per migliorare l’udito si può partire dalla differenza che c’è tra sentire e comprendere: nel primo caso si fa riferimento al percorso che le vibrazioni acustiche compiono dall’orecchio esterno fino al cervello dove vengono elaborate; la comprensione, invece, presuppone che tutti gli elementi coinvolti (orecchio esterno, coclea, orecchio interno e cervello) funzionino correttamente e collaborino tra loro. Quando ci si trova in una condizione di ipoacusia, è possibile infatti che uno o più elementi non funzionino correttamente e che, di conseguenza, la comprensione dei suoni non sia perfetta.
Inoltre, bisogna tenere presente che la comprensione può essere allenata: se i nervi acustici o il cervello non ricevono per un periodo di tempo prolungato degli impulsi, potrebbero perdere progressivamente la propria funzione. Ecco quindi che, eseguire gli esercizi per migliorare l’udito permette di mantenere una buona capacità acustica e, nel caso in cui si dovesse ricorrere ad un apparecchio acustico, permette di favorire da subito dei suoi vantaggi.
Gli esercizi per l’udito sono quindi particolarmente utili perché “mantengono in allenamento” tutti gli organi che concorrono alla percezione ed elaborazione dei suoni.
Sottoposto a numerosi fattori di stress, l’udito è indubbiamente il senso più delicato e il più esposto a rischio di funzionamento, nonché il più prezioso: eterno trasmettitore di informazioni indispensabili per comunicare con gli altri e sperimentare emozioni. Pertanto, prendersi cura del proprio udito attraverso la prevenzione è fondamentale.
Il primo rimedio da attuare per migliorare l’udito naturalmente consiste nell’eliminare una serie di cattive abitudini che, a lungo andare, possono compromettere il nostro udito.
Nello specifico bisognerebbe abituarsi a:
Oltre agli esercizi suggeriti è opportuno tenere presenti alcuni consigli che possono essere d’aiuto per migliorare l’udito ricorrendo a una serie di attività in grado di apportare benefici all’udito, tenendo in allenamento orecchie e mente, attraverso esercizi che richiedono uno sforzo cognitivo:
Un’ulteriore attività da cui si può trarre beneficio è lo yoga: aumentando la circolazione sanguigna nel cervello e nelle orecchie. In particolare, alcune figure che vengono realizzate durante le sedute di yoga possono migliorare l’udito, aumentando la circolazione sanguigna nel cervello e nelle orecchie. Tra le migliori posizioni dello yoga per favorire l’udito vi sono il cobra, l’albero, il cammello e il triangolo.
L’antica pratica della meditazione può portare diversi vantaggi anche sull'udito. Infatti, durante le sedute di meditazioni, si aiuta il corpo a regolare la pressione sanguigna e migliorare la circolazione, regolarizzando i processi fisiologici. Dal momento che questa pratica favorisce il rilassamento profondo, aumenta il flusso sanguigno verso il cervello.
Fare attività fisica quotidianamente è un toccasana per la salute della persona a 360°. In particolare, muoversi può essere un valido aiuto per la circolazione dell’orecchio interno: la coclea - componente fondamentale del sistema uditivo e responsabile di trasformare le vibrazioni in impulsi - trae un grande beneficio dall’aumento del flusso sanguigno.
È opportuno sottolineare, inoltre, che spesso la prevenzione è la miglior forma di cura. Infatti, proprio come accade per i denti o il cuore, anche le orecchie e l’apparato uditivo possono essere oggetti di controlli periodici (una volta all’anno, circa) per indagarne la salute. Durante le visite non solo viene effettuato un check up delle capacità uditive, ma è possibile eliminare alcune cause della riduzione dell’udito: ad esempio, nel caso in cui vengano individuati dei tappi di cerume, si procede con la loro rimozione, migliorando le capacità di ascolto in maniera significativa.
Inoltre, è importante fissare le visite presso un centro specializzato o un otorino per i neonati e i bambini, in quanto l’udito e la percezione dei suoni svolgono un ruolo fondamentale nello sviluppo cognitivo. Qualora dovessero essere riscontrati dei problemi, è possibile che venga suggerito di eseguire degli esercizi specifici per ogni fase di crescita e del disturbo riscontrato.
Qualora abbiate il dubbio di sentire male, è opportuno prenotare un appuntamento da uno specialista dell’udito, che potrà effettuare una serie di esami volti a valutare il livello di ipoacusia di cui siete affetti e trovare la soluzione più adatta alle vostre esigenze. È consigliabile rivolgersi all’otorinolaringoiatria:
I principali esami per l’udito sono:
o Audiometria tonale: eseguita attraverso l’unione di due metodiche, una che valuta la percezione del suono per via aerea (cuffie) mentre il paziente segnala la soglia minima di udibilità; l’altra per via ossea, attraverso l’impiego di uno strumento che vibra e che viene appoggiato dietro l’orecchio. Grazie a questo esame lo specialista è in grado di valutare la soglia uditiva e la causa della sordità;
o Audiometria vocale: normalmente eseguita tramite l’impiego di cuffie; il paziente ascolta una serie di parole per poi ripeterle all’esaminatore. Questa tipologia di esame permette di determinare la sede della lesione uditiva e di quantificarne la gravità
Per poter migliorare il proprio udito si può unire l’efficacia degli esercizi sopra citati ad alcuni elementi naturali che vengono utilizzati, fin dall'antichità, per le loro proprietà antinfiammatorie e antisettiche. Tra le sostanze principali che possono contribuire al miglioramento delle capacità uditive ci sono:
Altrettanto importanti sono le vitamine:
Qualora la vostra dieta non preveda l’assunzione di questi alimenti, è possibile introdurli attraverso degli integratori a base di folati, magnesio, zinco e carotenoidi, tutte sostanze molto utili a preservare il benessere dell’apparato uditivo.
L’ultimo rimedio efficace per migliorare l’udito è indossare un apparecchio acustico, un sistema discreto e personalizzato per ritrovare il piacere di sentire bene e tornare ad avere relazioni sociali piacevoli e complete.
Il mercato è saturo di apparecchi acustici in grado di soddisfare ogni deficit uditivo o ipoacusia, consentendo a ognuno di trovare la soluzione che meglio risponde alle proprie esigenze e caratteristiche soggettive.
Gli apparecchi acustici si distinguono principalmente tra analogici e digitali, la differenza principale consiste nel come viene elaborato il segnale: