L’emicrania vestibolare (nota anche come vertigine associata ad emicrania) è una variante dell’emicrania. È caratterizzata da mancanza di equilibrio, accompagnata da vertigini o capogiri, e a volte provoca nausea e vomito. Alcune persone la paragonano al mal di mare sulla terraferma. Durante un attacco di emicrania vestibolare, il soggetto può avere difficoltà a elaborare i movimenti della testa. Alzarsi, chinarsi o rivolgere lo sguardo verso l’altro scatena un attacco di vertigini.
Con “vestibolare” si indica il coinvolgimento dell’omonimo sistema dell’orecchio interno che controlla l’equilibrio del corpo. Nonostante il termine “emicrania” nel nome di questa condizione, spesso le persone non presentano quei forti mal di testa caratteristici dell’emicrania. Tuttavia, proprio come la normale emicrania, l’emicrania vestibolare può essere innescata dall’alcol, dal cibo speziato e dalla caffeina.
Sebbene sia la seconda causa più comune di vertigini, l’emicrania vestibolare è una condizione relativamente nuova, riconosciuta solo nel 2012. Tre quarti delle persone affette da emicrania vestibolare, che di solito insorge intorno ai 40 anni, sono donne. Alcune persone possono anche iniziare a manifestare lievi attacchi durante l’infanzia.
Le cause dell’emicrania vestibolare non sono del tutto chiare. Il meccanismo proposto per l’emicrania vestibolare coinvolge il sistema nervoso: un malfunzionamento dei nervi che partono dal sistema vestibolare provoca una dilatazione temporanea dei vasi sanguigni cerebrali. Il cervello ha difficoltà a integrare i segnali visivi e uditivi, e questo provoca la sensazione di vertigine e i capogiri.
L’orecchio interno è composto dal sistema uditivo e da quello vestibolare, quindi i capogiri durante un’emicrania vestibolare si verificano a causa di una compromissione del sistema vestibolare.
Un sintomo comune legato all’udito e associato all’emicrania vestibolare è l’ acufene. L’acufene è un suono costante avvertito in un solo orecchio o in tutte e due: ronzii, sibili, schiocchi o fischi. Questo suono non è esterno ma viene registrato a causa di un malfunzionamento del nervo uditivo causato dall’emicrania vestibolare.
I tipici sintomi dell’emicrania vestibolare possono portare a diagnosticare erroneamente un disturbo dell’orecchio interno chiamato sindrome di Ménière. Non solo, ma in metà di coloro che soffrono di questa sindrome si verificano anche episodi di emicrania vestibolare. I pazienti che ricevono una diagnosi errata vengono curati con farmaci che riducono l’intensità delle vertigini ma sono molto meno efficaci dei trattamenti specifici per l’emicrania.
Le strategie per la gestione dell’emicrania vestibolare che riducono l’incidenza dell’ipoacusia e dell’acufene sono:
● Evitare i fattori scatenanti
● Cambiamenti dello stile di vita
● Farmaci
● Fisioterapia
Evitare i fattori scatenanti
Evitare il consumo di caffeina, nicotina, vino rosso, cioccolato, formaggi stagionati, salumi e cibi con glutammato monosodico. È importante anche bere liquidi in quantità sufficiente e fare esercizio fisico regolare. Tenere un diario permetterà di identificare i fattori scatenanti e di evitarli.
Lo stress può rendere più probabili gli attacchi di emicrania, inclusa l’emicrania vestibolare. Pertanto, uno stile di vita sano ridurrà la possibilità di avere episodi di emicrania vestibolare.
È fondamentale instaurare e rispettare una routine associata al sonno che consenta 7-8 ore di sonno ininterrotto. Anche evitare i dispositivi elettronici per un paio d’ore prima di andare a letto può migliorare la qualità del sonno.
È dimostrato che una regolare attività fisica moderata, come ad esempio camminare, allevia lo stress e favorisce il sonno. Un moderato esercizio aerobico come lo yoga o il pilates migliora la postura e il tono muscolare, e questo è particolarmente importante per alleviare i disturbi vestibolari.
I farmaci per chi soffre di emicrania vestibolare sono divisi in farmaci preventivi e farmaci per alleviare i sintomi dell’emicrania. I farmaci preventivi vengono prescritti quando gli attacchi sono regolari e compromettono significativamente la qualità della vita.
Le terapie di comprovata efficacia contro l’emicrania, come il metoprololo, sono un buon modo per evitare l’emicrania vestibolare e alleviarne i sintomi.
Se i sintomi dell’emicrania vestibolare includono il vomito, anche i farmaci antiemetici possono essere efficaci. Altri tipi di medicinali che possono essere efficaci sono quelli che riducono la pressione arteriosa, nonché gli antidepressivi triciclici e gli anticonvulsivanti.
Tutti questi farmaci devono essere prescritti da un medico; per questo motivo, una diagnosi corretta è di fondamentale importanza.
La terapia di riabilitazione vestibolare (VRT) è una particolare forma di fisioterapia prescritta a persone che soffrono di capogiri, mancanza di equilibrio o vertigini, e quindi indicata anche a chi soffre di emicrania vestibolare. Dopo aver valutato l’equilibrio, l’andatura, la mobilità e il test audiometrico completo con esame dell’orecchio interno, il fisioterapista consiglierà un piano che includerà esercizi per migliorare il senso dell’equilibrio.
È ora di affrontare il problema della tua perdita di udito. Iscriviti oggi stesso per avere un consulto con un audioprotesista autorizzato e capire se soffri di ipoacusia. È l’inizio del tuo viaggio verso un udito migliore.
I vantaggi di EarPros: