Gli apparecchi acustici sono dei piccoli strumenti con una funzionalità vitale per le tante persone che soffrono di ipoacusia o patologie legate all’udito. Di conseguenza potrebbero essere necessari controlli periodici per una regolazione aggiornata delle impostazioni in modo da ottenere il massimo delle sue prestazioni. Come tutti i dispositivi elettronici, sono inoltre soggetti all’usura, quindi dopo anni di utilizzo potrebbe essere necessaria una sostituzione, anche in favore di nuove protesi con tecnologie integrate di ultima generazione.
L’apparecchio acustico non ha data di scadenza, di conseguenza la manutenzione e il corretto utilizzo possono preservarne la funzionalità per molti anni. Tuttavia, non è detto che il dispositivo rimanga sempre lo stesso: è possibile che la propria condizione uditiva si modifichi e quindi sia necessaria una sostituzione in favore di un apparecchio più potente.
Si stima che la vita media di un apparecchio acustico oscilli tra i 4 e i 7 anni e, a seconda delle ore di utilizzo, sarà necessario sostituire più o meno frequentemente le batterie o procedere con la ricarica.
Una delle cause del malfunzionamento degli apparecchi acustici è il cerume: si tratta di una sostanza giallastra che può ostruire il microfono o il ricevitore, inserendosi all’interno delle protesi e danneggiando le componenti elettriche che lo costituiscono. Una considerazione analoga può essere fatta per la sudorazione, penetrando nell’apparecchio acustico può ridurne le performance arrivando a danneggiare i circuiti interni.
Per potersi prendere cura del proprio apparecchio acustico è opportuno mettere in atto alcuni accorgimenti, tra cui:
In caso di dubbi circa la pulizia, il proprio audioprotesista saprà indicare al meglio le accortezze da mettere in pratica e i prodotti migliori per non danneggiare le componenti interne.
Nonostante la cura e l’attenzione nell’utilizzo, è necessaria una costante e periodica manutenzione del proprio apparecchio acustico. Si consiglia infatti di recarsi almeno due volte l’anno dal proprio audioprotesista per il controllo.
Nel caso in cui ci si trovi nella fase di “collaudo” o di “prima applicazione”, è preferibile che i controlli siano più frequenti: infatti, durante il primo mese di utilizzo, devono essere eseguiti i controlli almeno una volta a settimana.
I segnali chiave che possono sottolineare la necessità di una regolazione dell’apparecchio sono:
Per eventuali regolazioni e correzioni è consigliato rivolgersi sempre al proprio audioprotesista in modo da evitare di commettere errori e danneggiare l’apparecchio acustico in maniera definitiva.
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Al contrario degli apparecchi acustici, le batterie hanno una durata più limitata: è quindi necessario prestare attenzione ad eventuali segnali acustici di scaricamento o di necessaria sostituzione. Infatti, quando è necessario procedere con la sostituzione della batteria o procedere con la ricarica, la maggior parte degli apparecchi acustici possono emettere dei suoni di avvertimento o avere performance inferiori. Alcuni apparecchi mettono a disposizione la possibilità di controllare lo stato della batteria attraverso l’apposita applicazione per smartphone.
Per la realizzazione delle batterie degli apparecchi acustici si utilizzano batterie in zinco-aria. La loro dimensione è variabile: maggiore è la dimensione della batteria, maggiore è la sua durata. Nonostante questo, l’effettiva durata della batteria dipende da alcuni fattori tra cui:
In linea di massima le tempistiche oscillano tra i 2 e i 25 giorni.
Se si vuole ovviare questa problematica, si consiglia di acquistare degli apparecchi acustici ricaricabili che non necessitano di batterie da sostituire, ma possono essere ricaricati come qualsiasi dispositivo elettronico.
Ogni quanto è possibile cambiare apparecchio con il Contributo Sanitario Nazionale?
Il Servizio Sanitario Nazionale fornisce alle persone con invalidità civile riconosciuta pari o superiore al 34% un apparecchio acustico di base. Tuttavia, per ottenere l’esenzione è necessario avviare un iter piuttosto lungo per ottenere la protesi.
L’iter ha una validità pari alla vita dell’apparecchio e, al suo termine, l’ASL può decidere se confermare o meno il rinnovo della fornitura dell’apparecchio, previa compilazione della domanda. In casi particolari, come il peggioramento delle condizioni cliniche del paziente, è possibile il rinnovo anticipato. Durante i 5 anni è possibile effettuare delle sostituzioni dell’apparecchio acustico scelto previo controllo di uno specialista che attesta la modifica delle esigenze e della condizione clinica del paziente. La detrazione fiscale è valida anche per la manutenzione ordinaria dell’apparecchio ed eventuali sostituzioni di alcuni componenti, ad esempio la batteria.
In caso di furto, smarrimento o rottura è possibile accedere nuovamente al rimborso e ottenere la medesima cifra.
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